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Prevenzione dei rischi e adattamento ai cambiamenti climatici nei territori dell’Espace Mont-Blanc
La prevenzione dei rischi e l’adattamento ai cambiamenti climatici in montagna, attraverso azioni di ricerca e conoscitive, atte a fornire strumenti operativi ai Comuni, azioni faro di sensibilizzazione al rischio e di comunicazione agli alpinisti, ai giovani, così come azioni formative. E’ questo il focus del Progetto Alcotra “PrévRisk-CC – Prevenzione dei rischi e adattamento ai cambiamenti climatici nei territori dell’Espace Mont-Blanc”. ll progetto PrévRisk-CC è cofinanziato dal Programma Interreg Alcotra Italia-Francia 2021-2027
CONTESTO
Le aree montane sono le più colpite dagli effetti del cambiamento climatico rispetto alla media europea: il fenomeno si è intensificato negli ultimi anni; ad esempio, il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato nelle Alpi occidentali. Nel Massiccio del Monte Bianco, questo fenomeno si riflette nell’accelerazione del ritiro dei ghiacciai, nella fusione del permafrost, nella destabilizzazione dei suoli e nei cambiamenti del ciclo dell’acqua, con conseguente aumento dei rischi naturali e la comparsa di nuovi rischi, spesso con effetti a cascata. PrévRisk-CC si propone di approfondire lo studio scientifico di questi rischi naturali, di organizzare una vasta campagna di sensibilizzazione e formazione, realizzando al contempo azioni operative di monitoraggio e di adattamento sul campo. Il progetto riunisce una comunità transfrontaliera di organismi associati all’Espace Mont-Blanc (EMB): collettività locali francesi, italiane e svizzere, organizzazioni operative del soccorso alpino e centri di ricerca sul territorio. PrévRisk-CC implementa la Feuille de Route per l’adattamento agli effetti del riscaldamento globale nell’Espace Mont-Blanc, in particolare la sezione dedicata alla resilienza di fronte ai rischi naturali.
IL RUOLO DI COURMAYEUR
Il progetto risponde a precise priorità del Comune di Courmayeur coinvolto in numerose attività operative, perlopiù comprese nel WP5 del progetto ed in stretta collaborazione con la Communauté de Communes de la Vallée de Chamonix-Mont-Blanc. Tra le diversi azioni, infatti, gestite tra Courmayeur e Chamonix, figurano la realizzazione di un sentiero glaciologico e la sistemazione di diversi accessi ai rifugi/bivacchi.
Lato valdostano il progetto vede Fondazione Montagna sicura quale capofila, in partenariato con la Regione Autonoma Valle d’Aosta (Centro funzionale e pianificazione), ARPA Valle d’Aosta e Comune di Courmayeur. Lato francese il partner principale è La Chamoniarde.
Il progetto è stato approvato nell’ambito del 1° bando per progetti semplici “Nouveaux défis / nuove sfide” del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia – Francia Alcotra 21-27 lo scorso luglio: risponde alle priorità espresse nella Feuille de route dell’Espace Mont-Blanc, sull’adattamento al cambiamento climatico, e ai principi sanciti nell’Accordo del Quirinale tra Italia e Francia.
LE AZIONI CONCRETE DEL PROGETTO A COURMAYEUR
Il Comune di Courmayeur darà il suo contributo e parteciperà all’azione sulla valutazione degli itinerari più frequentati del Massiccio del Monte Bianco con mappe evolutive, partecipando al comitato di indirizzo transfrontaliero sull’evoluzione dei percorsi di alta montagna. Courmayeur è poi titolare dell’attività di realizzazione di un Sentiero glaciologico a Courmayeur, con SkyWay Monte Bianco e di studi di carattere scientifico integrati con le azioni del resto del partenariato.
Nella Valle di Chamonix sono già disponibili cinque percorsi, realizzati grazie ad un precedente progetto: sono aperti al pubblico dall’ottobre 2022. Questi cinque sentieri didattici, ludici, itineranti e pedagogici percorrono i quattro Comuni della Valle di Chamonix. Courmayeur si assocerà a questo circuito, con una promozione unica e transfrontaliera degli itinerari.
Altre Regioni alpine possiedono altresì dei sentieri glaciologici, da diversi anni: a solo titolo di esempio Saas Fee nel Vallese e la Valtellina in Lombardia attirano ogni anno migliaia di turisti con dei percorsi di scoperta qualitativamente di alto livello, che rafforzano l’offerta turistica delle medesime Stazioni.
Courmayeur, che ha un patrimonio glaciologico eccezionale, intende ispirarsi al lavoro di Chamonix e di altre Regioni alpine, per creare un sentiero tematico sul suo Comune, di valorizzazione dei Ghiacciai del Monte Bianco lato italiano, sia dal punto di vista scientifico che storico, che raggiunga il Pavillon e sino al Belvedere del Ghiacciaio della Brenva – a fianco di SkyWay Monte Bianco. L’investimento comporta sia la sistemazione e la messa in sicurezza del sentiero che l’installazione di pannelli interattivi con QR code su un percorso di 4km, a partire da 1400m sino al Pavillon e, in seguito, al Belvedere della Brenva.
Due sono i sentieri coinvolti: il sentiero (attualmente privo di segnavia) che parte dalla Stazione di SkyWay per arrivare al Pavillon, passando da Praz de La Brenva, per la vicinanza e la visuale sulle morene della Brenva e sulla geomorfologia della Val Veny; – il sentiero contrassegnato dal segnavia 20A che dal Pavillon arriva al Belvedere della Brenva, in quanto attraversa le morene della Piccola Età Glaciale del Toula e le aree deglacializzate in epoca recente, fino a condurre ad un punto di osservazione privilegiato sulla parte ancora attiva del Ghiacciaio della Brenva. Il Comune di Courmayeur sosterrà la progettazione, i lavori di sistemazione dei 2 sentieri, la versione grafica dei pannelli / brochure, realizzazione di pannelli e della brochure, le azioni promozionali in stretta sinergia con SkyWay Monte Bianco.
Il Comune di Courmayeur è coinvolto nell’azione di studio degli accessi ai rifugi / bivacchi
Val Veny (IT) :
– Rifugio Monzino (Courmayeur): studio sull’accesso al rifugio, compresa la via ferrata esistente. Questa via ferrata è infatti di proprietà del Comune di Courmayeur (aperta nel 2008 grazie al progetto Alcotra n. 192 Refuges) ed è stata oggetto di manutenzione nel 2020. Oggi è necessaria una riflessione, sia a medio che a lungo termine, che tenga conto degli effetti del cambiamento climatico e delle responsabilità dei gestori.
Il Comune di Courmayeur è coinvolto in una delle due esercitazioni transfrontaliere previste
La seconda esercitazione si svolgerà infatti sul territorio del Comune di Courmayeur con uno scenario di una valanga di ghiaccio in periodo estivo (Val Ferret, Courmayeur). Implicherà il coordinamento del Comune e l’intervento di amministratori e tecnici di Courmayeur, Servizi di Soccorso transfrontalieri, di partner comunali e della Fondazione Montagna sicura
Il Comune di Courmayeur è titolare di due studi pilota di gestione multirischio
L’Amministrazione comunale di Courmayeur ha l’intenzione di attivare uno studio pilota volto a coniugare l’analisi del rischio con le adeguate contromisure che comportano soprattutto il riutilizzo dei materiali risultanti dagli stessi fenomeni naturali insistenti sulla zona oggetto di analisi (i fenomeni gravitativi producono talvolta degli ingenti volumi a valle che possono a loro volta essere fonte di rischio) e, pertanto, tali materiali devono essere necessariamente portati in un altro sito (ma quale ? visto che le superfici disponibili sono estremamente ridotte?).
Tale studio pilota avrà quindi lo scopo di programmare nel tempo (dicasi anticipare) quali opere di protezione devono essere realizzate (correlate con i nuovi rischi maggiori attesi), valutandone la tipologia, le dimensioni, la funzionalità in rapporto all’azione di protezione attesa. Da questa analisi emergeranno i volumi di materiale mobilizzabili, necessari per le opere di protezione attese.
La prima parte dello studio prenderà in conto le zone terminali del Ghiacciaio della Brenva: un’area di grande interesse, sia perché vi passa il circuito internazionale del Tour du Mont-Blanc sia per gli intenti dell’Amministrazione comunale di rivedere la viabilità di accesso alla Val Veny.
La seconda parte dello studio prenderà invece in considerazione la zona del Marais (Courmayeur), con la medesima intenzione della precedente. In tal caso si prenderà in considerazione la necessità di ridurre il rischio in rapporto alle valanghe potenzialmente interessanti la strada statale (e la parallela strada comunale).
Pagina aggiornata il 24/05/2024