Ini, Gdgritaly, Triz e Clim Hack sono i team vincitori dell’edizione 2023 di Climathon Courmayeur

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L’edizione 2023 di Climathon Courmayeur, durante la quale cittadini, studenti, professionisti ed imprenditori si sono sfidati per trovare soluzioni innovative rispetto ai temi legati al cambiamento climatici in montagna ha visto 115 partecipanti.

Data:

13 Novembre 2023

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Descrizione

Si è conclusa, domenica 12 novembre, l’edizione 2023 di Climathon Courmayeur, una 24 ore durante la quale cittadini, studenti, professionisti ed imprenditori si sono sfidati per trovare soluzioni innovative rispetto ai temi legati al cambiamento climatico in montagna. 114 partecipanti provenienti da tutte le regioni d’Italia (ma anche dall’Irlanda e dall’Ucraina) e divisi in quindici gruppi si sono ritrovati presso il Courmayeur Sport Center di Dolonne per far fronte alle challenges proposte.

L’evento è organizzato da Fondazione Brodolini in collaborazione con il Comune di Courmayeur ed è inserito nel calendario del progetto Courmayeur Climate Hub, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Missione 1 Componente 3 CUP 174H22000050005, che punta a riqualificare il territorio e ideare soluzioni per rispondere alla sfida climatica.

L'edizione 2023 del Climathon Courmayeur ha fatto registrare 220 iscritti complessivi, numero ben al di sopra delle aspettative. Si è pertanto attivata una lista d'attesa e si è consentita la partecipazione al numero massimo possibile di partecipanti, componendo 15 team da massimo 8 partecipanti.Il giorno dell'evento si sono registrati 105 partecipanti che, divisi in quindici squadre, hanno lavorato e presentato altrettanti progetti innovativi.

Nello specifico sono stati presentati:

- 6 progetti inerenti al tema dell'utilizzo della risorsa idrica;

- 5 progetti legati al tema della mobilità in montagna;-

4 progetti inerenti al tema della gestione dei rifiuti nelle comunità montane

Il Programma.
La maratona è iniziata sabato 11, alle ore 14. Dopo il benvenuto di Francesca Buonanno e Marco Riva di Fondazione Brodolini e del Sindaco di Courmayeur Roberto Rota, i partecipanti hanno fruito degli interventi di Edoardo Cremonese, ricercatore di CIMA Research Foundation, Alma Rodriquens, vicedirettore tecnico di Enval, Angelo Costa, AD di Arriva, Jean Pierre Fosson, segretario generale di Fondazione Montagna Sicura, e Alessio Gerthoux, CFO Hydrodata. Gli esperti hanno condiviso alcune sintesi e considerazioni riguardanti i dati ambientali degli ultimi anni. Ispirati dagli speech dei professionisti del settore, i partecipanti si sono divisi nei 15 gruppi di lavoro distribuiti sulle tre diverse sfide e hanno dedicato il resto del pomeriggio ad ideare le loro proposte.

Terminata la prima sessione di lavoro, si è tenuto insieme a Barbara Leda Kenny il laboratorio inGenere, per riflettere su come l’innovazione e i contributi di tutti e tutte possano aiutare nella riduzione delle diseguaglianze di tutti i giorni. Dopo la cena è stato il momento di un talk in compagnia di vari “ispiratori”, personalità provenienti da diversi orizzonti: da Simone Molteni, direttore scientifico Lifegate, a Chiara Montanari, capo spedizione in Antartide, da Grammenos Mastrojeni, deputato segretario generale dell’Unione per il Mediterraneo, a Filip Babicz, alpinista estremo e Ambassador di Courmayeur.
Si è proseguito tutta la notte: i team hanno implementato e definito i progetti in compagnia dei tutor, facilitatori che hanno aiutato a gestire il tempo e le energie a disposizione.

Alle 6.30 di mattina, una sessione di Yoga coordinata dalla docente Betta Frera di VDA Yoga ha dato il via all’ultima parte di Climathon Courmayeur.
Il tempo di apportare le ultime modifiche, ed i gruppi hanno consegnato i loro progetti alla giuria, composta da Joel Créton per BIM, Alma Rodriquens per Enval, Andrea Casiraghi per Arriva, Francesca Buonanno per Fondazione Giacomo Brodolini, Francesco Stocco per MyRestartup , Fabio Bolzoni per BCC VDA e Iris Voyat per il Comune di Courmayeur.

La mattinata è stata anche l’occasione per il gruppo selezionato di studenti del liceo linguistico di Courmayeur di presentare la loro analisi legata ai Future Mountain Jobs, un'altra linea di intervento finanziata dal bando PNRR, per la quale, grazie all’aiuto di docenti ed esperti, i giovani hanno analizzato gli attuali trend sociali, economici e tecnologici al fine di ideare nuove o rinnovate professioni alla montagna. Gli studenti hanno evidenziato elementi come l’aumento dell’uso dei macchinari nell’ambito agricolo, la maggior e della necessità di operatori agricoli ed industriali con competenze informatiche, la progressiva digitalizzazione dei servizi turistici e la necessità di orientarsi sul turismo sostenibile.

I vincitori

I VINCITORI DEL CLIMATHON COURMAYEUR

Il gruppo INI con il progetto Waterflow, una piattaforma che analizza i dati sull’utilizzo delle risorse idriche forniti dai comuni, individua gli sprechi e garantisce informazioni sulla qualità dell’acqua, si è aggiudicato i 2000 € del premio BIM per la sfida “Strategie per lo stoccaggio e il corretto uso della risorsa idrica in area alpina nella prospettiva di carenza causata dal cambiamento climatico”;

GdgRItaly con la loro Smart bus, una applicazione che ottimizza il servizio del trasporto pubblico in Valle d’Aosta grazie ai dati forniti dagli utenti (indirizzo di partenza, orario, destinazione) e permette all’algoritmo di ottimizzare un percorso di pick up sharing, invece, è il team premiato nella challenge “Soluzioni per la mobilità sostenibile nelle aree montane” da Arriva (€ 2000).

Il premio Enval – Greenthesis per “Innovazione nel riciclo e nella gestione dei rifiuti in alta montagna”, 2000 €, è stato conferito a Triz per la fattibilità del loro progetto Clean Descent, un servizio di crowdsourching capillare per il trasporto dei rifiuti dall’alta montagna a valle, nei punti di raccolta situati nei parcheggi, a cura degli escursionisti.

Infine, il Premio Speciale BCC Valdostana per il territorio di € 3000 è andato a Climhack per il loro progetto dedicato alle imprese agricole: attraverso un aumento dei punti di rilevamento dei dati idrici, e un servizio di consulenza nella gestione della risorsa idrica, le aziende potranno ricevere report in tempo reale, migliorare l’impatto ambientale ed ottimizzare la produttività.

Ultimo aggiornamento: 29/01/2024, 10:16

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